SORELLA PAURA
Nella mia esperienza personale SORELLA PAURA si è manifestata
potente al risveglio, dopo un violentissimo attacco epilettico.
Avevo 19 anni e durante la notte mentre dormivo accanto a Cesare, pensare che proprio quella notte avevo deciso di unire i due letti singoli in un'unica stanza, la mia energia mal incanalata diede il meglio di se.
Prima di allora l’epilessia
non aveva mai fatto parte della mia vita, e nella mia totale incoscienza all'ospedale dissero ai miei genitori che molto probabilmente dovevano iniziare a pensare che a causare questa violenta convulsione potesse essere una massa celebrale, ma cosi non fu fortunatamente.
Ho riaperto gli occhi dopo più di 10 ore di assenza e appena la vista fu abbastanza chiara ho visto sorella Paura, l’ho vista negli occhi di chi aspettando che mi risvegliassi era sconcertato di apprendere questa mia nuova realtà, con molta, molta molta calma ho capito che se fossi morta non mi sarei accorta di nulla, chi mi guardava esprimeva tutto il terrore che io non avevo provato, non sapevo assolutamente cosa fosse successo, altri per me, nella fattispecie mia madre mio padre mia sorella e Cesare, avevano vissuto una delle paure più grandi di cui l’essere umano è afflitto, la vicinanza con la sensazione della morte, ovvero quel momento in cui smettiamo di abitare il nostro corpo fisico; a dire il vero per mia mamma probabilmente tutto questo è apparso come il dejavù di quando mi mise al mondo, ma ne parleremo tra poco . Da li in poi, le altre volte che è successo, sapevo cosa fosse successo tornavo alla realtà sempre con la stessa sensazione, quella di aver avuto la grazia di essere rinata, ma come la prima volta non capivo dove ero andata e da dove tornavo.
Ho riaperto gli occhi dopo più di 10 ore di assenza e appena la vista fu abbastanza chiara ho visto sorella Paura, l’ho vista negli occhi di chi aspettando che mi risvegliassi era sconcertato di apprendere questa mia nuova realtà, con molta, molta molta calma ho capito che se fossi morta non mi sarei accorta di nulla, chi mi guardava esprimeva tutto il terrore che io non avevo provato, non sapevo assolutamente cosa fosse successo, altri per me, nella fattispecie mia madre mio padre mia sorella e Cesare, avevano vissuto una delle paure più grandi di cui l’essere umano è afflitto, la vicinanza con la sensazione della morte, ovvero quel momento in cui smettiamo di abitare il nostro corpo fisico; a dire il vero per mia mamma probabilmente tutto questo è apparso come il dejavù di quando mi mise al mondo, ma ne parleremo tra poco . Da li in poi, le altre volte che è successo, sapevo cosa fosse successo tornavo alla realtà sempre con la stessa sensazione, quella di aver avuto la grazia di essere rinata, ma come la prima volta non capivo dove ero andata e da dove tornavo.
Hanno cercato lungamente la motivazione dell' accadimento: forse era stata la mia nascita?
Sono venuta al mondo senza respirare troppo a lungo, dapprima diedero per scontato che non avrei vissuto un'esistenza per così dire normale e dopo appena 6 settimane si è già considerato che un miracolo avesse reso la mia attività cerebrale fin troppo attiva per il periodo dicevano!
Anche se con il senno di poi forse qualcosa era davvero successo in una me minuscola e indifesa! Tutto questo accadde perché calcolati male i tempi ed essendo troppo vicini a natale i medici, il 23 dicembre hanno deciso per me che era arrivata l’ora di venire alla luce, mi hanno strappata con il forcipe dall’utero di mia madre, violentata e ferita profondamente nella sua natura come se non fosse un essere umano, mai un animale deve subire tale violenza men che mai una donna che dovrebbe ricordare il miracolo di dare alla luce un bambino come il più bello della vita, diciamo che questa volta non è proprio andata così.
Anche se con il senno di poi forse qualcosa era davvero successo in una me minuscola e indifesa! Tutto questo accadde perché calcolati male i tempi ed essendo troppo vicini a natale i medici, il 23 dicembre hanno deciso per me che era arrivata l’ora di venire alla luce, mi hanno strappata con il forcipe dall’utero di mia madre, violentata e ferita profondamente nella sua natura come se non fosse un essere umano, mai un animale deve subire tale violenza men che mai una donna che dovrebbe ricordare il miracolo di dare alla luce un bambino come il più bello della vita, diciamo che questa volta non è proprio andata così.
Oppure le cadute con il motorino o quella volta dalle scale,
forse la vita irregolare oppure quella puntura di un noto farmaco, che mi hanno ben sconsigliata di nominare in questa sede, che la sera prima di quella notte diversa
dalle altre, papà era venuto a farmi perché stavo male ed è incredibile come alla fine sia andata molto peggio, del resto nel bugiardino di quel farmaco l’epilessia è presente tra gli effetti collaterali, ma andiamo avanti!
Senza dubbio consapevolmente i fattori scatenanti un attacco tanto violento potrebbero essere solo un insieme di situazioni che son servite soprattutto a darmi la consapevolezza che la vita può finire improvvisamente e a 19 anni senza avere la possibilità di accorgersene.
A 19 anni perdere la facoltà dell'essere presente non è proprio
uno dei pensieri più ricorrenti ,visto che ti senti onnipotente hai il mondo in
mano ed è così che mi sentivo fino a quella notte, dopo...dopo inaspettatamente non mi sentivo una vittima di un male di sconosciuta provenienza, ma mi sentivo ancora più potente
indubbiamente più fragile indubbiamente sono venuta a stretto contatto con il
corpo come limite, ma l'evento appena vissuto inspiegabilmente mi rassicurava, avevo dolori
fisici ovunque, come se fossi stata investita, la lingua mi era rimasta incastrata nei denti per fortuna così non sono soffocata, ma ora me la ritrovavo a penzoloni gonfia non riuscivo a parlare, non solo perché non connettevo bene, ma perché per parlare la lingua serve proprio! Il blackout li per li mi
aveva impedito di soffrire io stessa mi sono sorpresa, il mio corpo mi aveva protetto
liberandomi dalla coscienza fisica, era così che mi sentivo protetta dal mio
stesso corpo.
Contemporaneamente ho anche compreso che, senza dubbio tutto questo era stato guidato da un direttore di orchestra che era me in una versione infinita, senza tempo, oltre la mia realtà stessa che faceva apparire la mia realtà come l’illusione di una realtà, ero andata tutta sola ed ero tornata tutta sola, sola come quando appena nata sono rimasta 3 giorni in incubatrice nessuno mi toccava, mamma stava troppo male per venire a darmi il suo calore figuriamoci che ha creduto fossi morta! Probabilmente il cibo somministratomi da sconosciuti era la mia unica consolazione e probabilmente oggi ha ancora questa funzione.
Mentre ero
in viaggio ero senza paura, senza dolore, senza ego, senza tempo, senza coscienza, semplicemente ESSENZA vitale fluida una con il tutto.
Poi il tempo ha
continuato a trascorrere, l’epilessia si è ripresentata in varie forme complice il fatto che non mi sono mai voluta attenere alla terapia farmacologica che i neurologi mi avevano prescritto, ma che se avessi rispettato mi avrebbe portato molte più problematiche dell'epilessia stessa, ho trovato il mio dosaggio da sola e senza
paura ascoltando semplicemente la mia vocazione e il mio corpo nonostante le diffide ho fatto 2 figlie, ho cercato chi aveva il coraggio di sostenermi durante i parti naturali, visto che per la mia patologia sembrava che il cesareo fosse l'unica possibilità di partorire.
Ho avuto l'onore e la responsabilità dell'insegnamento che per dieci anni con intense sessioni mi ha portato a confrontarmi con più di mille alunne nel mentre portavo avanti un’azienda con dipendenti e con tante difficoltà non mi sono neanche tirata indietro davanti a collaborazioni e società con altre realtà che richiedevano le mie competenze, questo elenco non vuol motivo di elogio ,ma semplicemente sprono per chiunque a cui è stato detto che una determinata cosa non si può fare o è caldamente sconsigliata ,ve l'avrei voluta far vedere la faccia del genetista che senza batter ciglio parlando degli eventuali figli che desideravo fare mi rispose: ma lei è sicura ...perché le vengono male!! Alessandro mi è sempre stato fedelmente accanto e grazie a lui ho scoperto di avere tanta forza e coraggio, anche Cesare viene a darmi un abbraccio ogni tanto, chissà quanto è cambiato il modo di vedere la vita anche in lui dopo quella notte.
Ho compreso di essere una sicurezza per molti, perché a me piace far sentire sicuro chi mi circonda, ma ho imparato che diventiamo bravissimi a dare agli altri ciò che ci manca!
Ho avuto l'onore e la responsabilità dell'insegnamento che per dieci anni con intense sessioni mi ha portato a confrontarmi con più di mille alunne nel mentre portavo avanti un’azienda con dipendenti e con tante difficoltà non mi sono neanche tirata indietro davanti a collaborazioni e società con altre realtà che richiedevano le mie competenze, questo elenco non vuol motivo di elogio ,ma semplicemente sprono per chiunque a cui è stato detto che una determinata cosa non si può fare o è caldamente sconsigliata ,ve l'avrei voluta far vedere la faccia del genetista che senza batter ciglio parlando degli eventuali figli che desideravo fare mi rispose: ma lei è sicura ...perché le vengono male!! Alessandro mi è sempre stato fedelmente accanto e grazie a lui ho scoperto di avere tanta forza e coraggio, anche Cesare viene a darmi un abbraccio ogni tanto, chissà quanto è cambiato il modo di vedere la vita anche in lui dopo quella notte.
Ho compreso di essere una sicurezza per molti, perché a me piace far sentire sicuro chi mi circonda, ma ho imparato che diventiamo bravissimi a dare agli altri ciò che ci manca!
Con le bambine ho imparato a credere in una mia personalissima spiritualità che ho scoperto essere vitale, perché smettere di credere nelle istituzioni e perdere
fiducia nei poteri forti ti porta via il valore di credere e avere fiducia anche in te stessa e se non sei sorretta dalla connessione al Sé Superiore puoi seriamente perdere i tuoi punti di riferimento perdendoti nell'illusione di averne di saldi, meno
credi fuori di te, meno credi in te è una
legge universale a cui nessuno si può esimere e capisco che di questi tempi potrebbe essere facile cadere nell'illusione di sentirsi soli.
Ho accolto l'informazione che se non hai amore per te
stessa non puoi neanche professare amore per qualcun altro neanche per i tuoi
figli, comprendere tutto questo nelle viscere ti salva l’esistenza.
Poi un giorno scopri
che ciò che cercavi e che non sapevi neanche di cercare è sempre stato lì solo che arriva in un modo diverso da quello che ti sei sempre aspettata, quel
giorno comprendi che già avevi trovato ciò che desideravi tante volte solo che non essendoti aperta ad altre possibilità pretendevi di ottenere le cose come te le eri immaginate giuste, senza vedere quanti messaggi d'amore ogni giorno si sono presentati e non riconosciuti.
Da allora ho rischiato moltissimo altre due volte perché la malattia è cambiata mi ha preso alla sprovvista sul motorino, ma continuo a sbalordirmi come nonostante la mia coscienza fisica in quei momenti non esista, il mio corpo venga guidato all'autoconservazione da un soffio vitale che sa benissimo cosa è il meglio per me e ringrazio perché ogni
giorno accolgo ciò che l'universo mi dona e anche se il più delle volte all'inizio non capisco cosa sto imparando ne faccio comunque tesoro perché prima o poi so che quegli insegnamenti saranno la chiave di comprensione ad interrogativi apparsi irrisolvibili in altri momenti. Provo a dare un’alternativa a ciò che appare nella realtà abituale, lo
faccio per me e per chi mi circonda, ma il punto fermo rimane la sensazione che
oltre tutto siamo ben altro e che tutte le esperienza che facciamo, anche le più
terribili, le abbiamo scelte noi e abbiamo la responsabilità di viverne l'evoluzione, per tanto vale la pena di provare a sentire ad ascoltare, perché è per questa ragione che abbiamo un corpo fisico è il Tempio attraverso il quale il nostro Spirito vive l'esperienza del sentire il mondo
attraverso i sensi conosciuti e quelli sconosciuti, quindi tanto vale giocare a questo strano gioco che è l’esistenza e forse il mio consiglio più sentito è che sarebbe meglio cominciare a prenderci decisamente meno sul serio!
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